Bircle, un viaggio senza barriere
Bircle
Bircle è un'applicazione mobile e web che funziona da guida turistica per le persone colpite da disabilità motoria, grazie alla quale è possibile individuare le città e i monumenti più accessibili e i siti in cui sono disponibili servizi ad hoc, capaci di rendere la vista più agevole. Bircle è nata dall'idea di Andrea Landini e Marcello Coppa e successivamente si sono aggiunti al progetto Giuditta
Bianca Lurà , Daniela Runchi e Alessandro Poloni. Bircle è promossa da Changemakers, il programma di accelerazione di impresa pensato per giovani talenti under 30 che vogliono cambiare il mondo. Si tratta di una iniziativa Telecom Italia e Expo Milano 2015.
L'idea...
L'idea prevede che ogni guida sia realizzata da esperti, come disability
manager o associazioni e grazie a una modalità crowdsourcing (un modello di business nel quale un’azienda o un’associazione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto,
oggetto o idea ad un insieme indefinito di persone non organizzate
precedentemente) anche dagli
stessi utenti, utilizzando un sistema di rating degli edifici basato su un
linguaggio universale che permette ai disabili motori e ai loro accompagnatori
di valutare e consultare il grado di accessibilità dei luoghi per trovare
strutture e servizi adeguati alle proprie esigenze. Ogni
disabilità richiede delle esigenze diverse: un locale con due scalini può essere
considerato accessibile da una persona che ha difficoltà a camminare e si muove
con il bastone, ma per chi è sulla sedia a rotelle lo stesso locale può rivelarsi assolutamente inaccessibile.
Le difficoltà non sono state poche, come ad esempio svolgere un’indagine di mercato precisa, la fatica a
recuperare dati precisi relativi alle persone con disabilità motoria sia in
Italia che a livello internazionale. Dal punto di vista tecnico invece la difficoltÃ
principale è stata la creazione di un sistema di valutazione che potesse essere
specifico ma allo stesso tempo intuitivo. Un'ulteriore problema è stato quello di cercare di conciliare lo sviluppo
di un sistema di valutazione dei luoghi che potesse essere intuitivo e quindi
facilmente utilizzabile da parte dell’utente, ma allo stesso tempo, abbastanza
specifico da rispondere alla necessità di ottenere informazioni dettagliate
relative alle esigenze delle diverse tipologie di disabilità .
Fonte: Dismappa
Contro ogni forma di barriera!
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